Angela Ferrari, Fiammetta Longo, Letizia Lala, Filippo Pecorari, Benedetta Rosi, Roska Stojmenova, La punteggiatura italiana contemporanea. Un’analisi comunicativo-testuale (Carocci, 2018)

 

Il volume offre una descrizione approfondita e riccamente esemplificata dell’uso standard della punteggiatura italiana contemporanea, passando in rassegna i più importanti segni interpuntivi. L’analisi, scostandosi da quelle tradizionalmente adottate, si vuole comunicativo-testuale: essa considera cioè che la sostanza definitoria dei segni interpuntivi sia di natura comunicativo-testuale e che le altre regolarità d’uso individuabili – nella fattispecie quelle sintattiche e prosodiche – non siano altro che fenomeni secondari, associati alla punteggiatura senza alcun legame diretto di determinazione.Per ogni segno di punteggiatura, si descrive il modo in cui esso collabora alla costruzione del significato del testo: alla definizione della sua architettura semantica o dell’atteggiamento interpretativo richiesto al lettore.

Michela Gardelli, Il trapassato prossimo nell’italiano contemporaneo. Fra tradizione e innovazione (Franco Cesati Editore, 2018)

Il rapido passaggio dell’italiano da lingua della letteratura e dell’uso colto a lingua parlata ha portato con sé importanti cambiamenti, tuttora in corso, che hanno investito tutti i livelli linguistici: lessico, morfologia, sintassi, punteggiatura, semantica, testualità. Alla luce di questa situazione in movimento, e primariamente sulla base di un corpus di scrittura giornalistica contemporanea che si riferisce agli anni 2013-2017 e copre tutto il territorio nazionale, è stato individuato e sottoposto a verifica un uso nuovo del trapassato prossimo: il suo passaggio da tempo verbale anaforico (che trova il suo ancoraggio temporale in un punto di riferimento fissato dal discorso) a tempo verbale deittico (che si definisce a partire dal momento dell’enunciazione), con conseguente ampliamento del proprio ambito d’impiego. L’ipotesi avanzata in questo studio è che sia in corso una partita in cui si riassesta l’insieme dei tempi verbali del passato, che va tenuta in conto anche in prospettiva didattica, nell’insegnamento dell’italiano a stranieri, ambito che sta particolarmente a cuore all’autrice.