À l’italienne. Narrazioni dell’italianità dagli anni Ottanta a oggi, a cura di Niccolò Scaffai e Nelly Valsangiacomo

Il volume ha per oggetto l’“italianità” presente nell’immaginario contemporaneo, considerata sotto diverse forme (letterarie, visuali, materiali), in vari ambiti culturali (dalla lingua al design, dal cinema alla fotografia) e attraverso complesse dinamiche storico-sociali (l’emigrazione, lo sviluppo delle comunità italofone all’estero, il rapporto tra l’Italia e la Svizzera italiana). L’italianità, che non si esaurisce nella categoria di “cultura italiana”, è infatti un’idea plurale, risultato di un incrocio di esperienze: quelle di chi osserva il paese da fuori e quelle di chi, dall’interno, trasmette l’immagine dell’Italia nei suoi molteplici aspetti. Il sovrapporsi di queste prospettive genera una narrazione, non solo letteraria né esclusivamente verbale, cioè una costruzione di scenari e un’attribuzione di ruoli basati tanto sulla tradizione quanto sull’innovazione, tanto sullo stereotipo quanto sul suo rovescio. Da chi vengono prodotte tali narrazioni? In che forme sono trasmesse? I saggi che compongono il volume cercano di dare risposta a queste domande, indagando i significati e le espressioni delle diverse possibili italianità a partire dai mutamenti avvenuti dagli anni Ottanta. Durante i cosiddetti “anni del riflusso”, infatti, la società italiana ha conosciuto notevoli cambiamenti, in sintonia con le trasformazioni avvenute in tutte le altre società occidentali; nello stesso periodo, si sono modificati ed evoluti anche i canali e le strategie attraverso cui l’italianità si è diffusa nel mondo.

ISBN: 9788843089611

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Dall’altra riva. Fortini e Sereni, a cura di Francesco Diaco e Niccolò Scaffai

Ai celebri versi di Un posto di vacanza allude il titolo di questo libro, dedicato a Franco Fortini e Vittorio Sereni, al loro persistente dialogo personale e poetico. La concezione della letteratura come relazione e la pratica della critica come dibattito sono i valori all’insegna dei quali si è articolato il loro incontro-scontro; e questi stessi valori sono posti al centro del presente volume: i contributi che lo compongono, infatti, prendono in considerazione carteggi e scambi culturali, illustrando influenze reciproche e punti di frattura. In molti saggi, perciò, s’intravede una vocazione comparatistica, che indaga non solo i contatti tra Paesi, lingue e tradizioni diversi, ma anche il rapporto tra i generi letterari o tra la scrittura
e le altre arti. È anche a questo che alludono le metafore ricorrenti dell’«altra riva» e della «frontiera»: emblemi di un’alterità e di una differenza che arricchiscono, attraverso il confronto, i soggetti su entrambe le sponde. Grazie a questa prospettiva, i vari autori hanno cercato di movimentare e contestare le immagini stereotipiche inevitabilmente costruite intorno a opere e autori diventati ormai pienamente canonici nel Novecento italiano.

Gli autori sono: Ariele Morinini, Beatrice Carletti, Luca Lenzini, Francesco Diaco, Lorenzo Tommasini, Elena Arnone, Michel Cattaneo.

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Misure del testo. Metodi, problemi e frontiere della metrica italiana, a cura di Simone Albonico e Amelia Juri

I contributi raccolti in questo volume si pongono in due principali prospettive critiche: una fa il punto sul percorso seguito dagli studi e sulle acquisizioni maturate negli ultimi decenni, l’altra offre impostazioni di ricerca differenziate e prova a riaprire il ventaglio dei metodi di ricerca, negli ultimi anni forse ristrettosi a svantaggio di quegli aspetti della metrica che riguardano in termini più ampi la storia letteraria, le vicende dei generi e le strutture profonde dei testi. Alcuni degli studi qui presentati, in particolare, propongono di storicizzare le analisi di norma ispirate a paradigmi e punti di vista attuali, e avanzano ipotesi su come ricostruire la reale consapevolezza delle diverse epoche e degli autori su fatti metrici, sintattici e strutturali. I saggi hanno per oggetto il Duecento, la linea che da Petrarca conduce al secolo del petrarchismo, Dante, Ariosto, Leopardi, il Novecento e le esperienze recentissime.

Gli autori sono Arnaldo Soldani, Maria Clotilde Camboni, Davide Checchi, Gabriele Baldassari, Ida Campeggiani, Amelia Juri, Laura Facini, Simone Albonico, Andrea Pelosi, Fabio Magro, Andrea Afribo.

 

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Nuove prospettive sulla terza rima – Call for papers

Nuove prospettive sulla terza rima

Call for papers

Ogni forma metrica è sempre allo stesso tempo autonoma ed eteronoma: mentre sembra offrirsi come semplice impalcatura liberamente riutilizzabile, porta con sé anche, vischiosamente, le tracce della propria origine, le connotazioni culturali che vi si associano e insieme le proprie implicazioni formali, che continuano a suggerire e a guidare determinate modalità di organizzazione del discorso. Fin dalla sua nascita la terza rima si dimostra capace di eccezionale versatilità. La potente macchina narrativa della Commedia dantesca poggia anche sulla geniale invenzione di questo metro insieme aperto e chiuso, capace di accogliere tutti gli stili, di esaltare lirismo e dramma, narrazione e speculazione. Se la creazione di una forma nuova risponde a esigenze espressive e poetiche stringenti e ne è la soluzione; se davvero la forma è, con Adorno, «contenuto sedimentato», raramente progetti tanto ambiziosi si sono risolti in mezzi così efficaci. Non stupisce che nei secoli l’esplorazione dei possibili usi della terzina sia stata continua ed intensa.

Il seminario Nuove prospettive sulla terza rima vuole essere un luogo di studio e di confronto per giovani ricercatori che si occupano di testi scritti in terza rima, offrendo l’occasione di approfondire singoli casi di studio, con l’obiettivo di mettere a fuoco la lunga tradizione della terzina nelle sue diverse applicazioni lungo l’intero arco della letteratura italiana. Non si prenderà in considerazione dunque solo il punto di partenza imprescindibile di Dante, ma tutta la storia ininterrotta che va dai volgarizzamenti trecenteschi alla Bassvilliana di Monti, dai Trionfi di Petrarca al teatro musicale del Seicento, dall’Ameto di Boccaccio al capitolo ternario in tutte le sue varietà (bucolica, epistolare, burlesca, pedantesca, elegiaca, satirica…) tra Quattro e Cinquecento, dalla terzina come metro didascalico e traduttivo alla satira del Settecento, da Leopardi a Pascoli, sino al Novecento di Pasolini e alle riprese “neometriche” della stretta contemporaneità, senza dimenticare soluzioni eterodosse ed alternative, come quella polemicamente tentata da Cecco d’Ascoli.
Il seminario si terrà a Verona a settembre o ottobre 2019 e si inserisce all’interno di due percorsi scientifici consolidati e di alto livello: le iniziative veronesi legate ai centenari danteschi, iniziate nel 2015 e che continueranno sino al 2021, con l’intento di diffondere, studiare e celebrare l’opera del sommo poeta; e il ciclo di seminari inaugurato dalle Nuove prospettive sul sonetto (Verona 2016) e proseguito con le Nuove prospettive sull’ottava rima (Ginevra 2017).
Si prevede di organizzare il seminario in tre sessioni: la prima dedicata all’opera di Dante, la seconda alla fortuna della terza rima nella tradizione tra Trecento e Ottocento, l’ultima dedicata alle riprese novecentesche e contemporanee.
Si invitano a partecipare a questa call for papers dottorandi e giovani ricercatori. Le proposte dovranno riguardare testi in terza rima, da Dante al Duemila, indagati principalmente da un punto di vista metrico e stilistico, con particolare riguardo alle strutture discorsive, sintattiche e argomentative. Come punto di riferimento per il taglio degli studi presentati negli anni precedenti si possono tenere in considerazione i contributi inclusi nel volume Otto studi sul sonetto, a cura di Laura Facini e Arnaldo Soldani, libreriauniversitaria.it 2017, realizzato in diretta continuità con il seminario del 2016.
Le proposte, di massimo 300 parole, insieme a un breve profilo bio-bibliografico (formazione, contatti, pubblicazioni, affiliazione accademica), vanno inviate a galavotti.jacopo@gmail.com entro il 31 gennaio 2019. Sono previsti interventi di 30 minuti. Le spese di trasporto, vitto e alloggio saranno a carico degli organizzatori.

Laura Facini
Jacopo Galavotti
Arnaldo Soldani

Call for papers